Cos’è il kung fu


Il termine “Kung fu” viene spesso tradotto come “duro lavoro”, questo perché la sua pratica è molto dura e severa.
Nell’antichità si diceva che la pelle ed il sangue dell’allievo appartenessero al maestro mentre le ossa rimanessero alla famiglia.
In realtà “Kung” rappresenta il talento maturato nell’esercizio di una professione, mentre “fu” indica l’acquisizione di una consapevolezza spirituale, quindi kung fu si può dire che sia l’arte di acquisire maturità spirituale attraverso la pratica dell’esercizio.
Nella Cina popolare è di corrente utilizzo la parola Wushu, quello che in occidente viene erroneamente tradotto come arte marziale. Il termine “wu” significa disperdere le picche\lance (come dire rompere le righe) e “shu” è arte, quindi sarebbe l’arte di non combattere, decisamente in contrasto con la traduzione occidentale che attribuisce quest’arte a Marte il dio della guerra.
Bisogna poi distinguere tra wushu moderno e tradizionale. Oggi, in occidente è solito collegare al nome wushu lo stile moderno, caratterizzato da una grande atleticità e coreografia dei taolu (le forme) che sono sempre più “circensi” e meno tradizionali, andando a perdere quello che è il vero significato, cioè l’applicazione delle tecniche al combattimento. 
Riassumendo, l’esercizio ginnico in sé e per sé viene chiamato Wushu, mentre Kung fu è una filosofia di vita, l’arte di creare relazioni e di vivere seguendo i propri principi.

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